venerdì 5 agosto 2016

Un progetto che mi sta a cuore: il mio primo quiet book


Salve a tutti amici creativi!
Ci eravamo lasciati con qualche indizio riguardo un progetto segreto e con la promessa di risentirci presto.
Sono stata di parola, non è vero?
Dopo una breve attesa, oggi scoprirete dove si è "posata" la mia prima etichetta edulude.

Si tratta di un progetto che mi sta molto a cuore. Fa parte di una idea più grande che coinvolge interamente il mio modo di essere e di pensare: riguarda le storie e tutto ciò che esse rappresentano nella vita dell'uomo. Come potete immaginare, è un discorso troppo lungo da affrontare in questo momento, ma ci torneremo presto.
Adesso vi basti sapere che desideravo realizzarne uno da tanto, forse troppo tempo.

Eccoci dunque, ci siamo!
Con una forte emozione ed un pizzico di soddisfazione, vi presento il mio primo libro sensoriale.


Ho scelto di realizzare un libro che, già dalla copertina, fosse un invito a non fermarsi alla vista, ma ad usare il tatto per esperirlo appieno. Pertanto, ho pensato di realizzare pagine morbide e colorate.


Ciascuna pagina propone attività semplici adatte ai più piccoli (tirare una cordicella, spingere una pallina, sollevare una finestrella, far passare sotto/sopra) seguendo un tema conduttore: gli animali.

Sfogliando il libro incontriamo:


una medusa con tentacoli mobili da far fluttuare;


un'ape intenta a succhiare il nettare da un grosso tulipano e un timido elefante che si nasconde dietro le sue enormi zampe;


un'ostrica che custodisce al suo interno una perla preziosa e una buffa lumaca con un intruso che passeggia nella sua casa;


un topolino goloso che non vede l'ora di mangiare la sua fetta di formaggio e un animale misterioso da comporre: è una mucca!


Infine una giraffa curiosa che scruta tra le fronde di un albero.


Oltre a promuovere lo sviluppo di abilità cognitive e sensoriali, penso che un libro tattile sia un oggetto speciale: un libro in grado di strappare un sorriso anche ad un adulto, il quale, seppur lontano dal suo periodo senso-motorio, non può resiste alla tentazione di mettersi in gioco.

Va bene, va bene lo confesso!
Anch'io sono tornata un po' bambina e mi sono cimentata nelle varie attività, ma shh ... che resti un segreto!






Prima di salutarvi amici creativi, ho una importante comunicazione da darvi: edulude è approdata su youtube!
Pubblicherò i miei video in un canale dedicato per poterli condividere con tutti voi. Non vi resta che iscrivervi per essere sempre aggiornati e non perdere le ultime novità.

Alla prossima!

lunedì 1 agosto 2016

Fasi di crescita, bisogni e soluzioni creative: le mie etichette

Buongiorno amici creativi!
Oggi è l'inizio di un nuovo mese ed è anche lunedì: due buone ragioni per essere produttivi, non credete?
Lo so, lo so ... State pensando che è agosto e che sarebbe meglio starsene stesi in spiaggia a rilassarsi un po', ma riflettete bene.
Non avete notato qualche cambiamento negli ultimi giorni?
Quando le vacanze iniziano per gli altri, qualcosa si trasforma e noi, invece di lamentarci del caldo e di contare le ore che ci separano dalla partenza, dovremmo concentrarci sul buono della nostra condizione.
In piena estate si ha la sensazione che le giornate scorrano più lentamente con la possibilità di sfruttarle al meglio; diminuiscono il traffico e i rumori ad esso legati: un vero toccasana per le orecchie e un invito ad uscire di casa per respirare aria buona e per passeggiate più piacevoli; inoltre, dai volti di chi vacanziero lo è già, traspare un benessere contagioso: guardate i visi e i sorrisi, respirate il senso di tranquillità generale e ... ricaricatevi!

Allora? Vi ho convinti?
No?!
Peccato! Perché per edulude il contagio è avvenuto alla grande, considerato il fermento creativo che anima il mio piccolo laboratorio!
Quindi voglio iniziare la settimana e il mese raccontandovi di una novità e di un momento inevitabile lungo il percorso di ogni creativo.

Quando, animati unicamente dalla curiosità e dalla voglia di imparare, si vedono nascere pian piano creazioni frutto del lavoro delle proprie mani, si avverte una necessità: il desiderio di stabilire con esse un legame indissolubile, di dargli una identità per poterle chiamare per nome e riconoscerle tra le altre.
Bene, anche per me è giunto tale momento.

Ma come soddisfa un simile bisogno chi si occupa di cucito creativo?
Realizzando delle etichette, naturalmente!


Esistono svariati modi per produrre etichette personalizzate: si può richiederle in un negozio specializzato oppure farle da sé con carta termoadesiva, con stencil, con stampa diretta su tessuto ...
Pensando alle mie, le ho immaginate il più possibile in armonia con il mio modo di creare: dei "pezzi unici", una leggermente diversa dall'altra, con le caratteristiche "imperfezioni" che solo un lavoro manuale sa dare.
Così sono nate le mie etichette: rigorosamente "scritte" a mano su fettuccia di cotone con filo muliné.


Vi do subito un indizio su dove si poserà la prima:


Il progetto però è ancora segreto e non posso svelarvi altro.
Se volete sapere di che cosa si tratta, restate connessi amici creativi!
Lo scoprirete presto!



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