sabato 23 luglio 2016

Felt food: pancake e un invito a entrare nel mio laboratorio creativo

Ben ritrovati amici creativi!
Oggi vi invito a entrare nel mio piccolo laboratorio per scoprire come nasce una mia creazione. 
Per l'occasione ho scelto di realizzare dei pancake e di mostrarvi come, anche dietro un progetto non troppo elaborato, si cela un lavoro minuzioso e una grande attenzione ai particolari.



Ma non è proprio come pensate: non vi propinerò il solito tutorial con tecniche e fasi di lavorazione.
All'interno di un laboratorio creativo, infatti, è un po' come in cucina: seguire alla lettera i passaggi della ricetta è necessario, ma non sufficiente per ottenere un buon piatto. 
La mia intenzione è proprio farvi scoprire quel tocco in più: la motivazione, l'inventiva, la dedizione, la cura che, se ben dosate e rimestate, permettono la buona riuscita di un manufatto.

Non perdiamoci in chiacchiere allora e iniziamo subito.

1. Il primo passo è la progettazione.
Davanti a un foglio bianco è importante porsi delle domande, chiedersi quale oggetto si intende realizzare, perché e a chi è destinato.
Ciò che dà valore ad una creazione è proprio l'essere stata pensata e progettata per un uno scopo ben preciso, l'aver attribuito ad essa un significato, l'averla resa utile e funzionale.
Durante la fase di progettazione è importante non farsi scoraggiare dai pregiudizi.
Quante volte, infatti, le attività creative sono assimilate ad occupazioni di poco conto e il loro prodotto prontamente etichettato come "lavoretto" fine a se stesso?! 
La creatività in ogni sua forma, invece, è sinonimo di una mente feconda: è la capacità di creare con l'intelletto, di guardare oltre e trasformare idee, materiali e oggetti. 
In tale prospettiva, ecco che un semplice manufatto assume un potenziale infinito: un gioco di pezza diventa un oggetto transizionale; un libro di stoffa, uno strumento per stimolare la psicomotricità; un cibo di feltro, un significante nel gioco simbolico e così via.

2. Altro aspetto importante spesso sottovalutato è l'informazione.
Riprodurre un oggetto senza averne prima sperimentato le fattezze, studiato la forma, le proporzioni e i colori è come cucinare un piatto che non si è mai assaggiato: non si può sapere se rispecchia l'originale.
E' quindi consigliabile raccogliere quante più informazioni possibili riguardo le caratteristiche dell'oggetto, per avere un modello concreto cui riferirsi.

Foto presa dal sito www.marthastewart.com

Se ciò non dovesse bastare, può essere d'aiuto osservare il modo in cui altri lo hanno riprodotto.

3. Dopo lo studio preliminare si passa alla pratica: la realizzazione.
In tale fase si scelgono i materiali, si procede alla loro trasformazione e si opera senza fretta: è necessaria pazienza, cura e dedizione.

Vi illustro brevemente come ho organizzato il lavoro.
Per prima cosa ho disegnato le diverse parti che compongono il pancake su un semplice cartoncino riciclato e ne ho ricavato un cartamodello. Poi ho riportato le sagome sul tessuto e continuato con taglio e cucito, non dimenticando di fissare l'imbottitura necessaria a dare sofficità alle mie frittelle e di lasciare delle aperture per risvoltare il lavoro.


Risvoltati i singoli pezzi con delicatezza,


ho assemblato il pancake.


Per unire la crosticina al cuore del pancake ho optato per un punto nascosto. Si tratta di un punto invisibile che unisce due lembi di stoffa dall'interno; deve essere eseguito rigorosamente a mano, pressappoco così:


Dopo aver stirato le singole componenti per appiattire bene le cuciture ed eliminare eventuali pieghe di lavorazione, ecco cosa ho ottenuto:


che moltiplicato per 3 fa:


Adesso arriva la parte più divertente: ho assemblato i pancake e mi sono concessa qualche minuto per giocarci un po'.


4. Il lavoro non è ancora terminato per chi come me decide di condividere le creazioni in un blog o sui social network. 
Scrivere un post non è affatto semplice: capitano spesso momenti privi di ispirazione, ma fortunatamente ce ne sono altri in cui le parole arrivano come un fiume in piena.
La condivisione passa anche e soprattutto attraverso le immagini. Per realizzarle è necessario allestire un piccolo set fotografico, aspettare la luce giusta per scattare le foto, inserire una firma o un logo e impaginare il tutto in modo armonico.


Per quel che mi riguarda, trovo quest'ultima parte alquanto ostica perché ho nozioni elementari di fotografia e non so usare programmi specifici per elaborare le immagini. Al momento ce la metto tutta per ottenere risultati piacevoli con i miei mezzi, ma ho il proposito di approfondire e migliorare tali aspetti.

Bene amici, siamo giunti alla fine della visita guidata nel mio laboratorio creativo: spero vi sia piaciuta e vi abbia permesso di conoscere meglio me e il mio modo di creare.


Ciao a tutti e ... alla prossima!





giovedì 14 luglio 2016

Felt food: voglia di ... gelato!


Sole, mare, caldo ... tanto caldo ... in una parola estate!
A dispetto di ogni altra attività rallentata allo stremo per sopravvivere alle temperature estive, sembra che la voglia di dolce non vada mai in vacanza.
Ma come fare se in casa i forni sono spenti ormai da settimane e biscotti e crostate sono rimandati a settembre?
Niente paura amici creativi!
La cucina di edulude riapre i battenti per deliziarvi con una ricettina fresca fresca che mette d'accordo grandi e piccini.

Vi do qualche indizio ...

Una cialda di biscotto croccante farcita di crema fiordilatte,
una composta di fragole per un tocco di acidità e dolcezza
e ancora ...
ciuffi di panna montata per far felici i più golosi.


Ormai dovrebbe essere chiaro ...
Giusto! Avete indovinato!
Ecco sua maestà il gelato!


E voi amici creativi, che cosa ne pensate? 
E' sufficiente un "grande classico" - come direbbe il mio compagno di assaggi - per rinfrescare e addolcire le sere d'estate?




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