Che confusione!
Un occhio qui, una chela li, una pinna giù, un tentacolo su ...
Ma che cosa sarà successo nei fondali marini?
Un maremoto, una tempesta o uno squalo minaccioso a portare scompiglio?!
Se volete aiutarmi a ristabilire la quiete, tuffatevi con me e, rischiarate le acque, conoscerete tre simpatici amici!
Per fare ordine tra le onde, iniziamo a raggruppare elementi dello stesso colore: il beige va con il beige, l'arancione con l'arancione, il bordeaux con il bordeaux.
Poi con pazienza osserviamo le forme: le ruotiamo, le spostiamo, le posizioniamo nel verso giusto.
Poi con pazienza osserviamo le forme: le ruotiamo, le spostiamo, le posizioniamo nel verso giusto.
Ecco, ci siamo!
Qualcosa si muove tra le alghe e i coralli!
Un pesciolino, felice di farsi trasportare dalle correnti più fresche;
un granchio curioso, pronto ad intraprendere nuove avventure tra gli scogli inesplorati;
ed un polipo, sorpreso di trovarsi all'improvviso in compagnia.
Un'allegra comitiva, non trovate?
Si tratta di tre morbidi puzzle che, per la loro semplicità, possono essere proposti già a partire dai 2 anni.
Per bambini così piccoli, cimentarsi in un puzzle è prima di tutto un buon allenamento per affinare la motricità della mano.
Inoltre, ricomporre un'immagine partendo dai frammenti di varia forma in cui è stata suddivisa, favorisce l'acquisizione e il potenziamento di quelle abilità visuo-spaziali utili ad elaborare in modo adeguato le informazioni provenienti dallo spazio percettivo circostante.
Per bambini così piccoli, cimentarsi in un puzzle è prima di tutto un buon allenamento per affinare la motricità della mano.
Inoltre, ricomporre un'immagine partendo dai frammenti di varia forma in cui è stata suddivisa, favorisce l'acquisizione e il potenziamento di quelle abilità visuo-spaziali utili ad elaborare in modo adeguato le informazioni provenienti dallo spazio percettivo circostante.
Insomma, se pensate che assemblare un puzzle sia solo un rompicapo divertente, vi sbagliate di grosso: è un vero e proprio esercizio per il corpo e per la mente.
E allora, quale miglior motivo per tornare a giocare?!
E allora, quale miglior motivo per tornare a giocare?!